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Malattie vascolari ed ulcere

Ulcera

Ulcera è una lesione (ferita cronica che non tende alla guarigione,) causata da variabili ambientali e variabili neuroendocrine.

Quando la pO2 (pressione parziale di ossigeno) tissutale è < di 20 mmHg si ha la degenerazione del tessuto stesso e la comparsa dell’ulcera.

In questa fase vi è l’attivazione dei polimorfonucleati (PMN) che da un lato attivano i macrofagi necessari per le difese autoimmuni e dall’altro questi, per sopravvivere consumano ossigeno rendendo la pO2 ancora più bassa.

Tra i fattori sistemici un fattore da non trascurare è l’età. Ciò in relazione al fatto che la vita media di una cellula endoteliale è di circa 30 anni , dopo questo lasso di tempo le cellule tendono a scomparire e vengono rimpiazzate dalla crescita di quelle circolanti che hanno perso parte della loro capacità di produrre EndoteliumDerivedRelaxingFactor (EDRF) come risposta all’aggregazione piastrinica e alla trombina. Inoltre l’endotelio “rigenerato” produrrebbe quantità inferiori di tPA e maggiori di PAI – 1 e PAI – 2 (inibitore attivante il plasminogeno) determinando deficit progressivo del potenziale fibrinolitico, possibile concausa dell’elevata incidenza di fenomeni trombotici nel paziente anziano

ipertensione provoca vasocostrizione a monte e vasodilatazione a valle e queste variabili in concomitanza ad uno stato infiammatorio portano un deficit al microcircolo con conseguente ulcera, l’ ambiente acido e carente di ossigeno può portare ad una sovrainfezione batterica.

L’ossigeno Ozono migliora il microcircolo aumentando l’ossigenazione e favorendo il tessuto di cicatrizzazione, essendo l’ozono un potente antimicrobico sfruttiamo anche quest’efficacia per evitare e o curare eventuali infezioni batteriche.

Varie sono i tipi di ulcera: traumatica (da incidente stradale), deiscenze post chirurgiche (complicanze chirurgiche) autoimmuni (da malattie del sistema immunitario) u. arteriose (deficit arterioso insufficienza arteriosa) venose(deficit venoso ) u diabetiche (da diabete) post attiniche (da radioterapia), u di martorell (da ipertensione arteriosa), da decubito (piaghe da decubito) , ulcera osteomielitica.

Piede diabetico

Il piede diabetico (o piede neuropatico) rappresenta una complicanza cronica del diabete che si sviluppa come conseguenza di neuropatia ed arteriopatia.
Il danno neurologico può provocare insensibilità o perdita della capacità di percepire dolore e cambiamenti di temperatura a livello delle estremità inferiori. un paziente diabetico tende a non accorgersi della presenza di tagli, ferite, ustioni, congelamento ecc..
Se, alla neuropatia diabetica, si aggiunge la cattiva circolazione a livello degli arti inferiori (arteriopatia e lesioni vascolari), si comprende facilmente come un piccolo graffio sul piede possa procurare danni esagerati, ulcere sanguinanti che, a lungo andare, possono indurre cancrena.
Quindi un diabete non controllato e pericolosamente sottovalutato costituisce un concreto rischio non solo per la salute dei piedi ma anche per la vita stessa del paziente.

Osserviamo che:

1) le piaghe non guariscono perchè sono infette
2) non si ha tessuto di granulazione per riparare la lesione dal fondo

L’ossigeno ozono ha successo perchè interviene su questi due fattori.
Con la grande autoemo miglioro il flusso arterioso e ossigeno i tessuti dove non arriva ossigeno c’è morte cellulare, non esistono farmaci che possono dare gli stessi risultati!

Trattamento:
Si introduce l’arto malato in un cilindro (o sacchetto), il trattamento ha una durata di circa mezz’ora.
Fatto il sottovuoto, immetto ossigeno ozono ad alta concentrazione.
Cosi ottengo l’azione antibatterica dell’ozono e stimolo la cicatrizzazione.
Il paziente non userà più gli antibiotici.
Sulla lesione uso crema all’ozono:
cicatrizzante e disinfettante.

Già da molti anni mi interesso del trattamento delle arteriopatie con ossigeno ozono, i risultati sono a dir poco miracolosi come dicono pazienti e familiari.